venerdì 17 ottobre 2008

FACE BOOK:L'ATTUALE PARABOLA ASCENDENTE


Alla domanda conosci facebook la maggioranza afferma di essere iscritto; solo alcuni mostrano una certa diffidenza smentita spesso dal fatto paradossale di farne parte; altri invece ,probabilmente una minoranza, sanno bene di cosa si tratta ma per principio ne prendono le distanze. Sito facente parte della categoria dei social network, facebook fu fondato il 4 /2 /2004 da Mark Zuckerberg. Nel giro di pochissimi mesi si estese a diverse università e successivamente alle scuole superiori e grandi aziende . A settembre del 2006 chiunque avesse avuto più di tredici anni avrebbe potuto parteciparvi. Dunque se lo scopo iniziale di face book era far mantenere i contatti tra studenti di università e licei di tutto il mondo,oggi si deve immaginare una fitta rete che abbraccia trasversalmente non solo studenti ma tutti gli utenti di internet. Questo sito per l’appunto da luglio 2007 figura nella top 10 dei siti piu’ visitati al mondo ed e’ il numero 1 per foto negli Stati Uniti con circa 60 milioni di foto caricate settimanalmente. Oggi conta in tutto il mondo oltre 100 milioni di utenti ed e’ valutato piu’ di 16 miliardi di dollari. Si tratta di dati in crescita che fanno pensare a un processo di sviluppo trasversale. Ma se da un punto di vista tutto economico questo progresso e’ evidente ,non potremmo dire lo stesso dei rapporti sociali laddove , c’e’ il rischio sempre crescente di essere ridotti a prodotti uguali, tipo figurine o immaginette che si accumulano. Alto ,anzi altissimo e’ il rischio di essere solo un volto, senza o quasi senza ,possibilità alcuna di poter essere conosciuti per quello che si è, e non solo un' immagine bella o brutta a vedersi, un’immagine ,a seconda dei casi ,da aggiungere o da eliminare(in ogni caso piu’ propensione ad aggiungere) .Questa reale consapevolezza mi porta a prenderne le distanze e non lo dico tanto per dire come molti di cui ho parlato in precedenza . Viviamo oggi in quello che molti economisti,sociologi definiscono il tempo del presente dove contano piu’ le apparenze, senza stancarsi troppo ad andare in profondità dei fatti,dove le conseguenze piu’ gravi diventano l’omologazione e l’appiattimento su vari fronti . Bisogna sopperire presto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono reduce dalla disattivazione del mio account su Facebook e sono assolutamente d'accordo con quello che dici. Io l'ho fatto perche', piu' o meno consapevolmente, mi sono trovata coinvolta in modi di fare, di essere e di apparire che condanno, a cominciare da quello che tu chiami appiattimento.

Un saluto

Claudia